Artworks 2022

Deposition from the Cross,
2022

Crossroads orange

Parma, December 2022, 16.5×16.5 in (42×42 cm), reclaimed wood, paint. Part of the Crossroads series. Sold to Mrs. Renza Sani.

Crossroads purple

Parma, December 2022, 16.5×16.5 in (42×42 cm), reclaimed wood, paint. Part of the Crossroads series.Parma, December 2022, 16.5×16.5 in (42×42 cm), reclaimed wood, paint. Part of the Crossroads series. Sold to Mrs. Renza Sani.

Broadway Jesus (Homeless Jesus – Gesu’ bambino era un senzatetto)

This sculpture is titled Homeless Jesus a.k.a. Broadway Jesus, since the first version was installed on Broadway in New York. It is made of cardboard boxes, the homes of the homeless.
The message that this art piece is trying to convey is that we should think more often about our human existence and destiny, without arrogance, indifference, distinctions of social class, heritage and wealth, without prejudice; and that we should
meditate on the essential values and dignity of mankind, which are equal in all human beings.
In contrast with the commercial side of the “Holidays”, this sculpture seems to relate to the ones who are left out, rejected, un-wanted, un-welcome, sick and poor, without a family, homeless while the city stores are shining with lights and fancy presents, and the sound of the bells of the cashiers overpowers the sound of the bells of churches therefore blinding the real meaning of the day of light!

In this “Nativity” there is nothing decorative, ornamental, superficial, shiny, flashing, materialistic, there are no added ephemeral embellishments. It is not built in marble or bronze or gold or any other valuable material but it is made of poor, discarded, vulnerable and expendable material, cardboard. The stylized figures are obtained by boxes, opened, used, empty. Shapes and volumes are therefore void, unmaterialized, carved to a thin unprotected skin, weightless.
And yet its balanced composition, its simplicity and white color bring forth purity, light and a sense of dignity and peace.
A re-visitation of the iconography of the Holy Family, Homeless Jesus talks to today’s society full of discrepancies and inequalities: deprived of the glitters of Broadway, blessed by the essence of life!

Questa scultura e’ intitolata Homeless Jesus (Gesu’ bambino era un senzatetto) e anche Broadway Jesus (Gesu’ a Broadway), siccome la sua prima versione sta installata a New York sulla Broadway. Opera di SQUARCIA artista che vive e lavora a New York. Il “Gesu’ bambino senzatetto” e’ una rivisitazione contemporanea e concettuale della nativita’ tradizionale e vuole fare riflettere sul duplice aspetto delle festivita’ natalizie. Una prima versione di questa opera è stata installata nel dicembre 2021 sulla Broadway a New York (da cui ne deriva il titolo). Costruita con scatole di cartone, le case dei senzatetto, questa opera evoca il bisogno e il dovere che abbiamo di pensare all’essenza profonda della esistenza umana e al suo destino, senza distinzioni di valore tra le diverse classi sociali, senza arroganza verso le diverse etnie, senza indifferenza verso gli emarginati, senza pregiudizi. La nascita di un essere umano ha dignità universale. Questo è il messaggio che ricorre ogni anno in questi giorni: anche la più umile delle nascite e’ un bene infinitamente più grande di ogni effimero e materiale regalo commerciale. In questa opera non c’è nulla di decorativo, e ornamentale, di aggiunto, non ci sono materiali pregiati. E’ un gruppo scultoreo privo delle caratteristiche piu’ tradizionali dei gruppi scultorei, celebrativi, statuari, fatti con materiali nobili, pregiati, duraturi, posizionati sopra piedistalli monumentali, voluminosi, vistosi, formalmente completi; le tre persone del Broadway Jesus poggiano direttamente a terra, i volumi dei loro corpi sono svuotati, non c’e’ il peso della materia, c’e’ solo un sottile involucro che li avvolge, li definisce; la forma e’ ridotta a linee geometriche. La materia, il cartone, e’ povera, effimera, scartata, vulnerabile, usata, incolore, da eliminare.In contrasto con le luci di Broadway, in contrasto e con la frenesia e i ritmi deliranti della caccia ai beni materiali esasperata nel periodo che precede il Natale, il Gesu’ bambino senzatetto, vicino agli emarginati che non si riversano lungo “gomitoli di strade”, ci invita a fermarci e a riflettere sulla vera essenza della vita.

Ringraziamenti: Mor Mbengue, Fra Fancesco Ravaioli, Sara Saccone, Fra Paolo Bocci, Anna Podesta’, U. Squarcia Sr.

Inauguration, Parma, San Francesco, December 18 2022

LIBeRO, Endangered Species, July 2022

Bancarella 2022
Pontremoli 17 luglio 2022
“LIBeRO”
La scultura di SQUARCIA per il premio Bancarella 2022
In occasione del 70esimo anniversario del Premio Bancarella, l’artista americano di origine Pontremolese presenta, sul palco della premiazione, una sua scultura in tributo alla Citta’ del Libro ed al suo ripetuto sforzo ed impegno per lo sviluppo culturale italiano.
L’opera rappresenta un grande pesce, uno squalo o un pesce spada, fatto di libri impilati, che sta per essere issato ad un palo ed essere quindi lasciato appeso a sanguinare per poi lentamente morire. Non gia’ in quiete ne’ privo di sensi, l’animale processato e condannato e ormai condotto al patibolo (metaforicamente la letteratura e la cultura in crisi) non e’ ancora vinto: e’ modellato in forma di torsione e tensione drammatiche (tra i tanti riferimenti il Laocoonte, i Prigioni) nell’estremo tentativo di liberarsi dall’uncino, e tornare ad essere “libero”.
E cosi’ fa la Citta’ del libro, che con il premio Bancarella a Pontremoli, come un faro nel mare, continua a difendere, a valorizzare, ad approfondire e a diffondere la cultura, la letteratura, la narrativa e la liberta’ di ogni pagina stampata di un LIBRO (da cui il titolo LIBeRO).

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Installation at La QUARA literary prize, Borgotaro, Italy, August 2022

Premio letterario LA QUARA, 2022
L’artista SQUARCIA presenta la sua scultura “LIBeRO”, una pila di libri in forma di un grande cetaceo issato e immolato, che esprime la necessita’ di tenere in vita la lettura, la cultura, la letteratura, poesia, giornalismo, istruzione e liberta’ di espressione, valori fondamentali della societa’ che sono minacciati dall’indifferenza, dalla superficialita’, dai social media, dalla censura, dalla mancanza di modelli da seguire, dall’insufficienza di fondi e di investimenti.
Grazie a:
Martina Fortunati Stefania Mortali Marco Moglia Renzo Costella Alessandra Foschi Elena Antonetti Francesco Mariani

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